MUSEI DI TODI
a cura di Adriana Tudorancea
Immagini a cura di Michela Bernardini
Immagini a cura di Michela Bernardini
Il Museo Lapidario
Il Museo Lapidario di Todi è ospitato all’interno del
monastero francescano “Delle Lucrezie”, di cui occupa la ex chiesa dedicata a
San Giovanni Battista e i due locali attigui, con apertura sul chiostro del
monastero da cui è possibile godere di uno dei più suggestivi scorci panoramici
sul centro storico della città e sulla valle del Tevere. All’interno del museo
trova spazio una raccolta di materiali lapidei di età romana, medievale e
moderna tra le più antiche dell’Umbria dopo quella di Gubbio. La collezione
nasce nel periodo umanistico e successivamente venne arricchita di ritrovamenti
archeologici di notevole interesse che testimoniano la vitalità artistica del
territorio.
Entrando nella reception l’attenzione del visitatore
viene subito catturata dalla gigantografia fotografica del centro storico della
città di Todi per poi giungere ad una sala in cui si può assistere alla
proiezione di un video che racconta la storia della città. La prima sala ospita
i materiali che appartengono al periodo pre-romano e romano, mentre la seconda
(ovvero la ex chiesa di San Giovanni Battista) presenta una struttura
sinusoidale che vuole indicarci lo scorrere del tempo a cui sono legati i
manufatti esposti. Sul lato destro della sala uno schermo proietta immagini e
filmati che illustrano i pezzi esposti fruibili allo spettatore in successione
oppure a richiesta scegliendo personalmente il reperto che interessa.
Il gioco di luci riveste un ruolo di notevole
importanza in questo allestimento perché permette l’esaltazione dei materiali
con cui sono stati realizzati questi oggetti. Fondamentale risulta anche la
cura della grafica che ha reso accattivanti i contenuti della mostra.
Il
Museo Pinacoteca
Il museo di Todi, riordinato e riaperto al pubblico
nel 1997, è ospitato all'ultimo piano dei Palazzi del Podestà e del Capitano
del Popolo. Il percorso al suo interno prevede inizialmente la visita al Museo
della città che costituisce la memoria storica del territorio tuderte ed in cui
si sono volute ripercorrere le sue vicende attraverso materiali ed oggetti che
ne illustrino alcuni momenti di particolare importanza.
Fra le opere qui esposte ricordiamo la pregevole
lastra marmorea risalente al sec. X - XI e raffigurante S. Fortunato, il Cristo
Redentore e S. Cassiano, il modello ligneo del tempio della Consolazione
risalente forse al 1571 ed attribuito a Ventura Vitoni, e la sella di Anita
Garibaldi.
Seguono le cinque sezioni tipologiche:
Nella prima, quella ARCHEOLOGICA, a testimonianza
degli stretti legami commerciali tra Todi e la vicina Volsinii (Orvieto)
troviamo delle ceramiche attiche a figure rosse e nere, alcuni oggetti adibiti
ad uso domestico o ad ornamento femminile, e le terrecotte architettoniche tra
le quali spiccano le antefisse a testa femminile che ancora conservano tracce
dell'originaria colorazione.
La seconda sezione, quella NUMISMATICA, comprende
monete preromane, greche, romane repubblicane e imperiali, ostrogote,
bizantine, medievali e moderne, per un totale di 1475 esemplari.
Nella terza sezione, quella dei TESSUTI, sono esposti
paramenti sacri e manufatti artigianali di varie epoche e provenienze, di
notevole interesse per la pregiata qualità dei materiali.
La quarta sezione, dedicata alla CERAMICA, comprende
il vasellame, prevalentemente di uso comune, che va dall'VIII sec. al XVIII
sec. e che è stato prodotto in ambienti diversi.
Troviamo infine la PINACOTECA, nella quale si può
ammirare la pala di Giovanni di Pietro detto lo Spagna (uno dei più importanti
discepoli del Perugino) con l'incoronazione della Vergine.
Il
Museo della Civiltà Contadina
Il Museo è situato in località Bodoglie, a Pian di
Porto di Todi. Fondato nel 1987 da Tersilio Foglietti e dedicato al figlio
Leonardo prematuramente scomparso, il museo propone temi del lavoro e della
vita quotidiana in un contesto rurale che va fino agli anni Cinquanta del
Novecento. Sono stati ricostruiti alcuni ambienti tipici della casa contadina
(cucina, camera da letto, cantina), tutti con arredi e utensili d'epoca (telai,
forno, lampade e lanterne). Inoltre sono raccolti attrezzi usati dagli
artigiani, giochi infantili, macchine agricole, lampade e lanterne, bilance e
pesi.
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