giovedì 29 maggio 2014

Proverbi di Todi



PROVERBI TUDERTI



A cura di Khadija El kajjyouy, Margherita Boccali e Yana Oleksyuk


"Quanno la mondagna mette 'l cappello, nun guardà 'l sole ma metti 'l mandéllo."
Quando le montagne mostrano la neve, non dar retta ai brevi periodi di sole e tieni il mantello.

"Chi ride de venerdì, piagne de domenica."
Chi ride di venerdì, la domenica gli succede disgrazia.

"La lengua non c'ha l'òsso, ma roppe 'l dòsso."
La parola non è un'arma che ferisce fisicamente, ma può far morire.

"Coi stracciarélli s'alléono, i fijji bélli."
La bellezza dei bambini non dipende dagli abiti.

"Se piòe e 'l sole 'nzacca, la domenica fa l'acqua. Se piòe e 'nzacca 'l sole nun è sabito che piòe."
Se piove e il sole sparisce dietro le nuvole è segno che pioverà anche domenica. Se piove e il sole sparisce dietro le nuvole, sabato non arriverà senza pioggia.

"Cerchjo vicino, acqua londano, cerchjo londano, acqua vicino."
Quando l'alone intorno alla luna è vicino al corpo celeste significa che nn pioverà a breve, al contrario, a breve pioverà.

"Se lampejja a pponende, nun lampejja pe gnènde."
Se lampeggia ad ovest, pioverà.

"Levande, se nun piòe è 'n gran bbirbande."
Con il vento al levante dovrebbe piovere.

"Nadale, 'n passo de cane, Pasquarella, 'n passo de vidella."
A Natale le giornate cominciano ad allungarsi, per la festa della Pasquarella (importante festa del territorio che cade la domenica dopo Pasqua) si allungano considerevolmente.

Fonte: Marcello Rinaldi, Il dialetto todino, in Todi bellezza antiqua e nova, Turismo culturale, 2011.

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